domenica 30 settembre 2012

Come costruire il telaio di un chopper / bobber / moto custom / special - Parte 2

Forse non ci crederete, ma i tre pezzi di tubo che vedete nella foto sottostante costituiscono, insieme ai traversini, all'incirca il 50% della parte in tubolare del telaio di un chopper (credo sia del tutto superfluo dire che sto parlando di un telaio rigido...)


Non nello stato in cui si trovano evidentemente; prima vogliono essere portati a fare un giro sulle giostre..


Di tutti gli attrezzi che mi sono costruito e che ho pubblicato sul blog, la dima per la saldatura del telaio della moto è da sempre quello su cui ricevo più domande e richieste; sulla piegatubi  invece inspiegabilmente non ho praticamente mai ricevuto domande e non vi nascondo che la cosa mi ha sempre un po' incuriosito...
Sì, perchè parafrasando l'immancabile Vasco, è qui che si fa la moto o non si fa.... 
E' utile avere una dima estremamente regolabile e versatile come quella che avete visto per poterci saldare una moltitudine di tipologie di telai differenti, ma prima ci vuole un modo per curvare e conferire ai tubi del telaio l'esatta forma desiderata, altrimenti "e unsi fa nulla", come si dice dalla mie parti...
Al riguardo mi sono dato 4 possibili spiegazioni:
1) ho fatto un ottimo lavoro con la lunga serie di post sulla realizzazione della curvatubi, per cui l'argomento "costruzione piegatubi" è perfettamente chiaro e non è necessario porre domande al riguardo;
2) ho fatto un pessimo lavoro, e non ho dato l'importanza che merita ad uno dei 3 strumenti  assolutamente indispensabili per costruirsi il telaio di una moto da soli;
3) è uno dei misteri inspiegabili della psicologia del web, su cui solo Giacobbo con un'edizione speciale di Voyager potrà gettare luce;
4) tutti coloro che mi hanno chiesto info sulla dima possiedono già l'attrezzatura necessaria per curvarsi i tubi, oppure hanno intenzione di farseli curvare da strutture opportunamente attrezzate, magari anche con macchinari a controllo numerico.

Visto che io l'unico controllo numerico che ho è quello che fa la mia banca sui numeri del mio conto corrente, con risultati peraltro poco soddisfacenti, per misurare l'angolo raggiunto dal tubo nell'operazione di piegatura, preferisco arrangiarmi con una stampa in scala 1:1 della curva da realizzare e un fantastico "goniometro" artigianale..:


Se avete uno di quei goniometri digitali che si bloccano in posizione all'angolo desiderato, questo è il momento di tirarlo fuori e deridermi, però il mio non ha bisogno di batterie toh tiè!

A questo punto dopo aver opportunamente oliato o ingrassato le matrici della piegatubi, è il momento di infilarci dentro uno dei tre tubi preparati prima, e iniziare a darci dentro con la leva.



La curvatura di tubi con una piegatubi manuale come quella delle foto è più arte che scienza; potrei stare qui a scrivere parole su parole per cercare di spiegarvi in maniera comprensibile come fare ad ottenere le curve nel punto desiderato e con l'angolo giusto, ma certe cose per essere comprese appieno vanno viste di persona; ogni piegatubi poi "ha la sua voce", e quindi quello che vi direi avrebbe una valenza solo per la mia o comunque per una costruita con le stesse esatte dimensioni, per cui sorvolerò a piè pari l'argomento, per arrivare direttamente al risultato finale, che sarà qualcosa di simile a questo:



Presumibilmente l'angolo e le scarpe non saranno perfettamente identici, ma il concetto è quello...

Una rapida controllata sul disegno per verificare che l'angolo sia effettivamente quello giusto


e poi si può replicare la stessa piega esatta per l'altro lato del telaio




domenica 23 settembre 2012

I 10 comandamenti su come saldare il telaio di un chopper / bobber / moto custom - Parte 2

Proseguiamo con gli ultimi 5 de

I 10 comandamenti su come saldare il telaio di un chopper / bobber / moto custom 


6) Fate attenzione agli spifferi

 

A volte basta una piccola corrente d'aria per spostare il flusso di gas di protezione del bagno di fusione (se usate un processo di saldatura ad arco elettrico sotto protezione di gas inerte, in particolar modo il TIG), per cui accostate la porta del garage, o assicuratevi di avere un flusso di gas sufficiente da non essere spostato, ma non esagerato al punto da creare turbolenze deleterie o da raffreddare troppo in fretta la saldatura. Questo tra l'altro è un ulteriore motivo per evitare le correnti d'aria quando saldate, esse potrebbero causare un raffreddamento troppo brusco della zona termicamente alterata, rendendola fragile.


7) Duellate con l'arma giusta

 

Se vi siete documentati un po' in giro riguardo alla saldatura del telaio di un chopper prima di capitare da queste parti, è possibile che vi abbiano convinto che l'unico processo di saldatura valido per tale operazione sia il TIG. Probabilmente avrete letto che la saldatura a TIG garantisce un ottima tenuta strutturale, un controllo pressochè ineguagliabile del bagno di fusione e della quantità di materiale di apporto aggiunto volta volta, nonchè una localizzazione dell'apporto termico al pezzo molto focalizzata.
Tutto maledettamente vero.
Cè solo un piccolo particolare che di solito viene omesso: tutto questo è vero se a saldare è uno che sa il fatto suo. Se non avete mai saldato in vita vostra, probabilmente il TIG non è la strada più semplice e rapida per saldare il telaio della vostra moto, visto che è un processo che presenta senza ombra di dubbio una discreta curva di apprendimento.
Per come la vedo io, non è il processo utilizzato a fare la qualità della saldatura, ma il saldatore.
Il che significa che la cosa migliore da fare è quella di scegliere il processo che usate tutti i giorni a lavoro. Qualora vi troviate nel malaugurato caso di non trascorrere 8 ore al giorno dietro la maschera di saldatura, allora non vi resta che segliere il processo nel quale siete più esperti, quello con il quale vi sentite confidenti di essere in grado di saldare un telaio che sia sempre in grado di tenere il vostro posteriore ad una distanza di sicurezza dall'asfalto grossomodo di circa un braccio....
Siete dei mostri con l'elettrodo? Usate quello (ci sono state fatte moto intere!).  Il filo di solito è la cosa che si impara più facilmente, nonchè una delle saldatrici più rapide e versatili per quel che riguarda la gamma di spessori di metallo che consente di lavorare da avere in garage, e tra l'altro la stragrande maggioranza dei telai da moto in acciaio fabbricati industrialmente al giorno d'oggi sono saldati a filo (se non ci credete date un'occhiata da vicino ai cordoni del telaio a traliccio di una Ducati Monster ad esempio, e poi venitemelo a ridire..)
Questo non significa che dovete per forza saldare a filo il telaio della vostra moto; lo ripeto ancora una volta per essere più chiaro: scegliete il processo nel quale siete più bravi. Se doveste affrontare un duello scegliereste l'arma con cui siete più bravi no? E allora non sentitevi in dovere di usare questo o quell'altro processo di saldatura solo perchè è il processo "politically correct" da utilizzare per affrontare un certo compito.


8) Pump up the volume


La saldatura a filo se da un lato presenta l'indubbio vantaggio di essere imparata rapidamente, dall'altro nasconde in questa sua peculiarità l'insidia di essere sottovalutata nelle abilità e competenze che essa richiede.
Mi spiego meglio: la facilità con cui questo procedimento semiautomatico di saldatura consente di deporre un cordone di saldatura tra due pezzi di metallo può far correre il rischio - nel novizio non opportunamente guidato - , di ritenere buono un cordone che buono non è affatto, e con questo mi riferisco a tutti quei casi in cui il cordolo è praticamente solo un riporto globoso di metallo fuso  depositato sulla superficie dei lembi da saldare. Nella saldatura a TIG, se un cordone ha un bell'aspetto, molto probabilmente è anche un cordone valido e ben eseguito. La stessa cosa vale grossomodo per una saldatura ad elettrodo rivestito. Nella saldatura a filo invece è del tutto possibile deporre un cordone dall'aspetto apparentemente buono (ad un occhio non troppo esperto) ma che invece è superficiale e non ha ottenuto la completa penetrazione. Vi ricordo infatti che l'obbiettivo dell'intero processo di saldatura è quello di fondere i lembi dei due pezzi distinti di metallo da unire tra di loro affinchè il metallo fuso dei due corpi si mescoli a formare un corpo unico, e non quello di "incollare" i pezzi mediante un cordone di metallo deposto sopra di loro.
Se mi state ancora seguendo e non vi siete persi in strani pensieri dopo la parola "penetrazione" di qualche riga sopra, ora è il momento di tornare tra noi per il nocciolo di questo ottavo comandamento, che raccomanda di non aver paura di alzare la corrente durante la saldatura del telaio del vostro chopper, in particolar modo se lo state saldando a filo.


9) Se fa freddo, accendete il fuoco


Molti bikers pianificano gli interventi di customizzazione sulla propria moto nel periodo invernale, dopo essersi goduti la bella stagione in sella al proprio mezzo. Questo è comprensibile e perfettamente ragionevole, tuttavia se progettate di effettuare interventi strutturali sul telaio, o addirittura di costruirvelo uno per intero durante le buie sere invernali che poco invogliano a uscite con la moto, dovete tenere nella dovuta considerazione il fattore temperatura. E' fortemente raccomandabile infatti di effettuare un preriscaldo con un cannello, una torcia a propano o in mancanza d'altro anche con uno sverniciatore elettrico, dei tubi da saldare, onde rimuovere ogni traccia di umidità da loro interno e al fine di ridurre lo shock termico a cui sarebbero sottoposti se venissero portati da una temperatura molto bassa (non so da voi, ma da me per stare nel garage d'inverno diciamo che ci vuole una certa qual dose di "cuore"...) alla temperatura di fusione in pochi istanti, come avverrebbe se li saldaste direttamente nello stato in cui si trovano. Inoltre il preriscaldo eviterà il repentino raffreddarsi della saldatura, problema cui abbiamo già accennato in precedenza, e che abbiamo visto rendere fragile il metallo nella zona interessata.



10) Take it easy


Prendetevela comoda. Se siete arrivati al punto della saldatura finale completa del telaio, significa che oramai siete alle battute conclusive: i pezzi sono stati tutti piegati, rifilati, sagomati, puliti e appuntati fra di loro, per cui non ha senso rovinare tutto proprio ora solo per la fretta di veder finita la propria opera. Ci sono bike builders che affermano di impiegare almeno 6 ore a saldare per intero un telaio (6 ore... al mio capo verrebbe un infarto... "eh?? quanto??? 6 ore per un telaio?!?!? semmai mi fai 6 telai in un'ora..."), ed è gente che lo fa di professione, quindi si suppone che un po' di mano ce l'abbia...


Va bene, i comandamenti dovevano essere 10, però questo è forse il più importante di tutti precedenti, per cui, senza voler essere in alcun modo blasfemo, o avere la presunzione di superare Nostro Signore nel numero dei comandamenti (ehi, e poi Lui era messo comunque meglio, visto che poteva permettersi di avere Mosè a fargli da segretario per scriverglieli, a me tocca fare tutto da solo sigh...) vi beccate anche l'undicesimo comandamento, anzi, il 10+1:


10+1) Nel dubbio, chiedete aiuto 


L'aver letto queste 4 righe non fa di voi dei saldatori, per cui se non vi sentite sicuri dei vostri mezzi, prima di affrontare la saldatura del telaio di una moto, cimentatevi con progetti più semplici (magari in cui nessuno può farsi del male.. ;) ) oppure chiedete l'aiuto di qualcuno di cui sapete che potete fidarvi per quel che riguarda la parte di saldatura del telaio del vostro chopper.


Vai alla Parte 1 de "I 10 comandamenti su come saldare il telaio di un chopper / bobber / moto custom" 


martedì 18 settembre 2012

I 10 comandamenti su come saldare il telaio di un chopper / bobber / moto custom - Parte 1

Quello della saldatura del telaio di una moto, chopper o special in generale che sia, è un argomento piuttosto dibattuto e sul quale ricevo sempre un sacco di domande, per cui prima di proseguire con la costruzione artigianale del telaio del mio bobber, visto che presto inizieremo a fondere un po' di metallo, è giunto il momento di dedicare all'argomento la dovuta attenzione, con i primi 5 de

I 10 comandamenti su come saldare il telaio di un chopper / bobber / moto custom


1) Ricercate l'accoppiamento perfetto


E non mi sto riferendo al fatto cercare di scoprire l'account Facebook della tipa carina del bar di ieri sera, ma bensì all'accoppiamento dei pezzi del telaio da saldare tra di loro, presumibilmente tubolari.
L'accoppiamento tra i due pezzi dovrebbe essere quasi a tenuta stagna, se avete molta aria tra i lembi da saldare da riempire col materiale d'apporto significa che avete preso qualche scorciatoia di troppo nella fase precedente di profilatura dei tubi.


2) Cianfrino, cianfrino, cianfrino


Quando avete ottenuto un "fitting" soddisfacente dei due tubi da saldare, cianfrinateli in modo tale da esporre alla saldatura l'intero spessore del tubolare che state saldando, e non solamente la "lama" affilata risultante dalla sagomatura del tubo.


3) Curate l'igiene


Se quando avete comprato i tubi per il vostro chopper avete speso qualche doblone in più e avete preso dei tubi trafilati a freddo non dovrete rimuovere la calamina da di essi prima di saldarli, tuttavia è comunque necessario rimuovere ogni traccia di sporco e di impurità dai lembi del giunto da saldare (olio, grasso, resti di emulsione lubrorefrigerante..) che potrebbero andare a contaminare il bagno di fusione e, di conseguenza, la saldatura, compromettondone le caratteristiche meccaniche e strutturali. Sgrassate i tubi con acetone, diluente e quant'altro fino a che non siano puliti al punto da sentirvi confidenti di poterci mangiare sopra.


4) Mettetevi pure comodi


Prima di iniziare a saldare, soprattutto giunti "che girano" come quelli tra due tubi, e in particolare per quelli più "rognosi" fatevi un primo giro "a secco" con la torcia, mimando i gesti e le movenze che andrete a fare quando l'arco elettrico sarà acceso. Vi renderete così immediatamentre conto se c'è qualche punto che non riuscite a raggiungere bene, o se c'è qualcosa nel mezzo che vi limita nei movimenti. Poi prima di mettere in moto, mettetevi in una posizione comoda e stabile, meglio se seduti e con mani o avambracci appoggiati, soprattutto se state saldando a TIG.


5) And round and round it goes...


Prima di iniziare la saldatura del telaio del vostro chopper, assicuratevi di aver messo la dima in una posizione tale da consentirvi di girarci attorno, e durante la saldatura spostatevi da una parte all'altra del telaio alternando i lati contrapposti che saldate, per cercare di ridurre al minimo le distorsioni e le deformazioni del metallo causate dalla saldatura.


Vai alla Parte 2 de "I 10 comandamenti su come saldare il telaio di un chopper / bobber / moto custom"


domenica 9 settembre 2012

Come costruire il telaio di un chopper / bobber / moto custom / special - Parte 1

Ci sono tanti modi di approcciarsi alla costruzione artigianale del telaio di una moto quante sono le tipologie di moto in circolazione: ogni "bike builder" ha il suo particolare "modus operandi" e la sua sequenza preferita di lavorazioni da effettuare per affrontare il compito; quello che vi illustrerò in questo e nei prossimi post è il metodo che personalmente ritengo più logico e lineare (e di conseguenza anche semplice) per costruire un classico telaio rigido a doppia culla in tubolare tondo in acciaio, con una nota di modernità conferitagli dalla ruota posteriore da 200.

La procedura rimane del tutto valida anche per costruire un telaio più "old school" con ruote di dimensioni inferiori; richiede invece qualche modifica per costruire telai che dovranno alloggiare canotti ehm... gomme più grandi, diciamo da 250 in su. Quelle dimensioni di ruota posteriore infatti necessitano di curve supplementari nella parte del forcellone del telaio, principalmente per un effetto estetico.

Tornando a moto che hanno bisogno di un cavalletto per stare in piedi, i pezzi che preferisco realizzare per primi sono i membri trasversali del telaio. Nei telai "ordinari" come quello che ci apprestiamo a realizzare, questi elementi sono quelli che determinano - insieme al diametro dei tubi - la larghezza complessiva finale del telaio.
Visto che presumibilmente a questo punto nessuno ha ancora capito a cosa diavolo mi riferisco, a scopo di maggior chiarezza, a questo giro parto dalla fine, e posto per prima la foto del risultato finale che voglio ottenere.


Quello che ci apprestiamo a realizzare sono i due elementi orizzontali della foto; i tubi messi in verticale invece sono solo due spezzoni e sono messi lì esclusivamente a scopo illustrativo.
Le traversine della foto sono quasi pronte per essere saldate - devono essere ancora pulite e cianfrinate - mentre sono già state profilate correttamente per seguire il contorno del tubo al quale andranno saldate.

Per saldare tra loro a 90° due tubi tondi dello stesso diametro infatti, questi necessitano di un certo lavoro di preparazione alle estremità, come spiegato molto meglio di come potrei fare a parole dalle due foto sottostanti, che ritraggono due tubi di acciaio inox che non hanno niente a che vedere col telaio della moto, ma che illustrano egregiamente il concetto:



Per realizzare la sagomatura del tubo al solito ci sono diversi metodi; il primo è più lento e prevede l'utilizzo di sega, mola, lima mezzotonda e/o smerigliatrice dritta ad aria o elettrica.
Si praticano due tagli della giusta inclinazione ai lati del tubo con la sega, e poi si rifinisce la parte conferendogli la stondatura con la lima mezzotonda e/o la smerigliatrice dritta.
Questo metodo richiede tempo e un po' di pratica, tuttavia non necessita di mezzi particolari e con un po' d'esperienza diventerete anche piuttosto rapidi. L'esperienza acquisita inoltre vi sarà molto utile anche per tutti quei casi in cui sono necessari accoppiamenti con angoli diversi da 90°, o tra tubi di diametro diverso, o comunque in quelle giunzioni "bastarde" che per un artigiano senza grossi mezzi, devono essere quasi obbligatoriamente realizzate a mano (le vedremo...).
Non vi nascondo che qualche volta, pur disponendo dei mezzi per effettuare la profilatura "a macchina", per pigrizia, comodità, oppure magari per non dover rimuovere qualche staffaggio dalla fresatrice, faccio prima a sagomarmi i tubi a mano utilizzando solo con la mola con montato su il disco lamellare e la lima mezzotonda.

Il secondo metodo richiede l'utilizzo di una fresa a tazza dello stesso diametro dei due tubi da unire


Se la utilizzate con una fesatrice verticale potete rimuovere la punta guida, e tagliare via le due estremità del tubo da sagomare a "bocca di pesce":



Se invece contate di utilizzarla con un trapano a colonna, è preferibile tagliare un po' più lunghi i tubi, più precisamente in misura tale da consentire l'utilizzo della punta guida nella sega a tazza.

Il terzo metodo richiede invece l'utilizzo di una fresa a candela dello stesso diametro dei tubi da unire (o se vogliamo essere più precisi, del diametro del tubo "base", nel caso i due tubi fossero di diametro diverso) e ovviamente, di una fresatrice verticale


Anche per i metodi a macchina l'ultima parola spetta sempre a Lei, signora lima, fino ad ottenere qualcosa del genere


Di questi pezzi ve ne servono minimo due, presumibilmente tre o forse anche quattro, in relazione al progetto del telaio che state costruendo. Fare a mano diversi pezzi tutti uguali è noioso, ripetitivo e non è raro che alla fine invece di doverne fare 4 di pezzi, tocchi farne anche 5, perchè uno è stato sbagliato per la fretta di finire e la voglia di passare oltre alle cose più fighe; per cui se è necessario lavorateci in serate differenti e assicuratevi che tutti i pezzi siano della stessa lunghezza e sagomati a dovere.

domenica 2 settembre 2012

Piastre asse ruota posteriore

Settembre è arrivato in fretta e come promesso la Costafabbri Custom Choppers rialza la saracinesca...
A differenza di quanto promesso invece, non si riparte con la tornitura degli ultimi pezzi del gruppo di sterzo, ma bensì si attacca subito a muso duro col telaio, e più precisamente dalla realizzazione delle piastre per l'asse delle ruota posteriore.

Queste sono le piastre così come sono uscite dal taglio laser:


Per prima cosa con qualche sapiente colpo di lima piatta e mezzatonda ho ristabilito le giuste dimensioni dell'asola tendicatena lungo tutta la sua lunghezza, ad un'estremità


al centro


e all'altra estremità


dopo di che con mola, lima e cartra vetrata ho iniziato a togliere le solcature lasciate dal laser


  per proseguire poi con una prima rassettata generale alla piastra


un'altra pettinata


la realizzazione del cianfrino, la ripetizione di tutta la sequenza anche sull'altra piastra, ed ecco finalmente le due piastre praticamente pronte per essere saldate ai tubolari del telaio del chopper..: