Ammettiamolo: i componenti meccanici lavorati dal pieno, vuoi per la loro robustezza, affiancata spesso dalla confortante sensazione di affidabilità e sicurezza che ci trasmettono quando li prendiamo in mano, sensazione peraltro solitamente corroborata da un rassicurante peso, hanno un fascino innegabile; quando poi si tratta di accessori per la moto, la dicitura "lavorato dal pieno" apposta nella descrizione dell'ultimo oggetto del desiderio per la nostra piccolina rende il richiamo quasi irresistibile.
Tuttavia quando i pezzi siamo noi a doverceli lavorare dal pieno nell'umido del nostro garage, con accesso limitato a macchinari e utensili, la cosa diventa un po' meno sexy e non sempre la realizzazione di un pezzo a partire dal pieno è la strada più vantaggiosa sia dal punto di vista economico che da quello del tempo di lavorazione richiesto.
E' questo il caso della matrice di contrasto costruita dal pieno nel post precedente : per costruirla c'è stat bisogno di una fresa raggiata del giusto diametro (costo un centinaio di euro), di un bel ciocco di ferro da 4-5Kg e ovviamente di una fresatrice, che non tutti hanno e che se non sarà sufficientemente rigida ci costringerà ad un bel po' di tempo passato a girare volantini per riuscire ad ottenere la nostra matrice.
Nel post di oggi vedremo come riuscire a ottenere un risultato perfettamente soddisfacente nel costruire una matrice di contrasto da 25mm utilizzando solo un trapano, una fresa/sega a tazza (costo circa 5 euro) del diametro giusto (o punte corrispondenti), una saldatrice e qualche pezzo di tubolare:
Il tubolare quadro è un 60x60x3mm ed è lungo 140mm, ovvero ha grossomodo le stesse dimensioni della matrice già costruita, soltanto 1cm più corto.
La piastrina di acciaio è 60x120x5mm, mentre i due monconi di tubolare tondo sono un pezzo di tubo da 30x4mm (diametro interno 26mm) lungo 150mm, e 25x6mm (diametro interno 13mm) lungo 60mm.
I tubolari tondi devono avere un diametro interno corripondente (o sufficentemente vicino) rispettivamente al diametro del tubo che la matrice dovrà piegare, e a quello del perno intorno a cui girerà la matrice di contrasto, nel mio caso 25mm e 20mm.
La prima cosa da fare quindi è portare i tubolari tondi al giusto diametro interno; io l'ho fatto al tornio, ma può essere fatto benissimo col trapano, o ancora più semplice sarebbe stato prendere un pezzo di tubo 30x2mm (diametro interno 26mm) e uno 25x2mm (diametro interno 21mm), sufficientemente vicini alle misure desiderate.
A questo punto tracciamo due linee opposte lungo la superficie del tubo più lungo, quello che formerà il profilo della matrice, e tagliamolo a metà nel senso della lunghezza.
Pratichiamo quindi nel centro della piastrina un foro di diametro pari a quello del tubo che scorrerà dentro la matrice (nel mio caso 25mm) e dividiamola trasversalmente a metà, dopo di che tagliamo via una striscia di metallo dal centro del tubolare quadro, di misura uguale al diametro esterno del tubo appena tagliato a metà.
A questo punto oramai avrete già capito come va assemblato il puzzle:
Saldato insieme il tutto resta da praticare un foro passante nella matrice appena assemblata in posizione analoga quello praticato nella matrice lavorata dal pieno e dimensione pari al diametro esterno dell'ultimo pezzo di tubolare tondo rimasto (25mm).
(Questo step non è indispensabile, alternativamente sarebbe bastato praticare nel tubolare un foro di dimensioni uguali a quello del perno, vale a dire 20mm del mio caso).
La matrice a questo punto può essere riempita di sabbia per conferirle maggior resistenza alle deformazioni dovute alla compressione che subirà in fase di piegatura (comunque non dovrebbe essercene bisogno), far scorrere in posizione il pezzo di tubolare e saldarlo.
Un po' di lavoro di finitura con la smerigliatrice angolare e volendo di carta vetrata et voilà, anche la seconda matrice di contrasto è pronta.
Eccola qua, a testa alta nel confronto con la sua sorella ricca lavorata dal pieno:
ciao, intanto veramente tanti complimenti per questo blog così completo e dettagliato, così preciso che sto cercando di seguirlo passo passo per arrivare alla mia autocross finale. Ho solo un piccolo problema, perchè in questo post dici che a te servono delle matrici di contrasto da 25 e 21? va bene che le matrici devono essere sottodimensionate, ma per i tubi da 30 e 25 non è un po' eccessivo? sono in fase di progettazione, quindi cerco di capire tutti i passaggi e i materiali per limitare i tentativi a vuoto. grazie ancora del supporto ;)
RispondiEliminaIl 21mm si riferisce al diametro interno della boccola per la contromatrice, su cui si inserirà un perno di 20mm di diametro, è scorrelato dal diametro dei tubi da piegare.
RispondiEliminaCiao e buon lavoro,
Nero
perfetto allora quadra tutto :) grazie mille
RispondiEliminaVeramente molto importante
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