domenica 23 dicembre 2012

Piegatubi / curvatubi manuale Costafabbri Custom Choppers TB1

Poco meno di un anno fa pubblicavo l'ultimo post della serie su come costruire una piegatubi / curvatubi fai da te, con tutti i vari test e le conclusioni su quello che, come ho ripetuto più volte nei vari post di quella "storica" serie, era partito sin dall'inizio come un progetto realizzato interamente "a braccio", senza alcun tipo di progettazione sistematica, o troppo tempo speso nelle fasi di studio e sviluppo.

Se da una parte questo mi aveva consentito di avere una piegatubi utilizzabile per i miei scopi in tempi brevi, dall'altro lato era stato la causa delle limitazioni che presentava quel primo "prototipo" di piegatubi, in particolar modo su tubi sottili e per curvature oltre i 45°, come spiegato nel dettaglio nei test e nelle conclusioni del post di cui sopra.

Quella piegatubi l'ho usata fino ad ora senza alcun tipo di problema per la curvatura manuale dei tubi del telaio del mio chopper, però per indole personale, visto che non mi piace lasciare i lavori in qualche modo "incompiuti", e anche a seguito delle vostre numerose richieste, costruendo sulla base dell'esperienza maturata sia nella realizzazione, sia nell'uso di quella prima piegatubi, mi sono rimesso al lavoro, e, dopo diverse ore passate a studiare e a cercare di ottimizzare le geometrie di matrici, bracci e leve, alcune simulazioni e qualche centinaio di metri di tubi curvati, sono finalmente arrivato alla realizzazione di una macchina che soddisfa appieno i requisiti di praticità, funzionalità (ed economicità!) che mi ero prefissato.


La piegatubi supporta matrici in grado di piegare tubi da 20mm a 41mm di diametro, è stata disegnata per poter essere utilizzata montata su una morsa, per chi non avesse spazio sufficiente da dedicargli o per effettuare qualche piegatura rapida "al volo"


o per essere fissata ad un banco o un piedistallo mediante due robusti bulloni M20


Le applicazioni di una piegatubi manuale come questa per i motociclisti sono molteplici; anche senza spingersi fino ai livelli dei più "hardcore", che progettano di costruirsi per intero da soli un telaio tubolare, ma anche semplicemente per le esigenze dei più "morigerati", come ad esempio farsi un manubrio, un ape hanger, un portapacchi, un paio di barre paramotore, una sissy bar...

Restando sempre nell'ambito delle due ruote - stavolta senza motore però - ci sono tutti gli appassionati di biciclette e di bici reclinate, le recumbent bikes, che da tempo mi chiedevano di realizzare qualcosa di economico in grado di piegare senza deformazione anche tubi di diametri generosi e spessori di parete sottili, per potersi finalmente sbizzarrire con tutti i progetti più fantasiosi e azzardati.

Per i piccoli artigiani infine, che non riescono a giustificare l'investimento di cifre a 3-4 zeri per l'acquisto di macchinari più "industriali" per la curvatura di tubi, visto magari l'utilizzo sporadico che si troverebbero a farne, una piegatubi così rappresenta la soluzione a basso costo per non dover più rinunciare a tutti quei lavori (corrimani, ringhiere,..) che prevedono la curvatura dei tubi, o comunque l'alternativa "indipendente" al doversi appoggiare ad altri o a ricorrere a piccoli "statagemmi", come ad esempio quello di fare le curve di barra piena e il resto della ringhiera di tubolare, tutte soluzioni che funzionano, e che tuttavia comportano comunque molto più tempo e lavoro, senza nascondere che il risultato finale è sempre un po' inferiore, visto che mostra quasi sempre i segni delle lavorazioni nei punti di giunzione tra i vari spezzoni curvi e rettilinei.


Per finire vi lascio con qualche altra foto, il filmato dimostrativo della piegatubi in azione (con me che parlo come un idiota col bagagliaio della mia macchina, dove avevo piazzato la telecamera, imperdibile come il cinepanettone...), e con gli immancabili, e doverosi auguri di Buon Natale, se siete stati buoni forse Babbo Natale vi porterà una piegatubi manuale Costafabbri Custom Choppers TB1 anche a voi...




domenica 9 dicembre 2012

Come costruire il telaio di un chopper / bobber / moto custom / special - Parte 6

Con la doppia culla che ospiterà il motore del chopper ormai piegata, è la volta di livellare la dima e le sue parti in movimento in tutte le direzioni, e impostarla accuratamente secondo le specifiche di progetto.

Questa è una di quelle cose in cui ognuno ha il suo modus operandi e i suoi "assi nella manica", dettati dall'esperienza e dagli strumenti di cui dispone. Maggiore sarà l'accuratezza che riuscirete ad ottenere dall'impostazione della dima, e maggiore sarà la verosimiglianza col progetto (in meccanica la perfezione non esiste...) del telaio che riuscirete a tirarne fuori, per cui come al solito prendetevela comoda, controllate sempre un paio di volte tutte le misure, non fatevi prendere dalla frenesia ma godetevi il momento come nella scena a rallentatore di un film, visualizzando già nella vostra testa quali saranno i prossimi passi che farete per completare il telaio del vostro chopper (Dio quanto adoro questi momenti!).
E quando dico di ripercorrere con l'immaginazione le operazioni che andrete ad effettuare, non lo dico con l'aura del finto guru new age, del maestro zen a buon mercato o del santone self-help improvvisato, della serie "visualizzate il vostro successo", ma semplicemente perchè ripercorrendo per step successivi nella vostra testa l'intero processo che pensate di effettuare, vi accorgerete di eventuali errori di progetto o di "deadlock" (ah-ha il mio spirito da ingegnere informatico che riemerge..) che potrebbero presentarsi, precludendovi l'avanzamento.

Alcuni degli strumenti che possono tornare utili per l'impostazione della dima sono un inclinometro digitale, con cui controllare l'inclinazione delle varie superfici, ma soprattutto quella del cannotto di sterzo rispetto all'orizzontale, che determina l'angolo di incidenza della vostra moto


..o il suo equivalente senza batterie, meno preciso ma sempre carico:


Al giorno d'oggi la tecnologia ci mette a disposizione strumenti fantastici, con precisioni che spesso non riusciamo nemmeno a sfruttare o di cui nemmeno abbiamo bisogno; calibri digitali, inclinometri digitali, micrometri digitali, goniometri digitali, righe ottiche... e tuttavia penso che sia importante saper utilizzare anche le proprie controparti "old school", perchè non si sa mai quando il vostro calibro digitale deciderà di piantarvi in asso, o quando vi entrerà un po' di emulsione nei visualizzatori del tornio o della fresa, e allora se non avrete pronto un "piano B", o dimestichezza sufficiente con i noni del tornio vi troverete in una situazione di stallo...

Altri strumenti utili sono squadre (combinate e a cappello), livelle, morsetti, posizionatori magnetici di saldatura, l'immancabile metro o flessometro a seconda del livello di sboronaggine di chi avete davanti e qualsiasi altra cosa che vi possa tornare utile per collocare nella giusta posizione dello spazio i vari segmenti mobili della dima (tutto questo ovviamente se avete una dima "universale", se invece vi siete fatti o fatti fare una dima fissa, tutte queste operazioni le avrete già svolte anticipatamente nel momento della realizzazione della dima stessa).


Adesso è il momento di sottoporre al riscontro con la dima la bontà del lavoro di piegatura fatto sui due tubi che comporrano la doppia culla e verificare che tutto si trovi esattamente dove dovrebbe essere



Nelle foto precedenti potete vedere il margine di sicurezza che è stato lasciato alle due estremità dei tubi, che dovranno essere rifilati da entrambi i lati e sagomati a dovere per andare a fondersi in un corpo unico col cannotto di sterzo.




domenica 2 dicembre 2012

Come costruire il telaio di un chopper / bobber / moto custom / special - Parte 5

Doppia culla.
Due tubi identici ognuno con 2 o 3 pieghe situate in una certa relazione tra di loro, e che giacciono su piani diversi: quanto basta per mettere alla prova il grado di precisione e familiarità che avete raggiunto con la vostra piegatubi, probabilmente la parte di curvatura tubi più difficile che vi troverete ad affrontare nella costruzione del telaio di un chopper / bobber.

Si parte con i soliti due pezzi di tubo di più lunghi del necessario, scegliendo se partire prima dalla parte del cannotto di sterzo o da quella delle piastre della ruota posteriore e giù sotto con la prima piega ed il consueto riscontro con il progetto:


La seconda curva, ove prevista, (contando a partire dal lato del cannotto di sterzo.. o anche dall'altro, visto che in questo caso le curve sono 3 è sempre la seconda...) giace sullo stesso piano della prima, per cui l'unica difficoltà che dovrebbe presentare è quella di essere posizionata alla giusta distanza richiesta dal disegno rispetto alla prima:


Molti chopper moderni risolvono questa parte del telaio con un'unica curva più "ripida" invece delle due curve, per motivi di rapidità di esecuzione (una curva in meno da fare..) o per semplice gusto estetico; io ho preferito optare per le due curve, avevano più senso dal punto di vista del progetto complessivo, in particolar modo quando ci sarà dentro anche il motore, e mi piaceva il look "old school" che conferiscono a tutto l'insieme.

A questo punto rimane da fare l'ultima curva (almeno per quanto riguarda i telai "classici"), che dev'essere alla giusta distanza dalla precedente ma su un altro piano rispetto a questa, ovvero ruotata rispetto alle prime due.


Secondo quella che è la mia esperienza questo concetto a volte risulta un po' ostico da capire, e per giunta dalla foto precedente forse non si riesce a cogliere appieno il senso di quello che sto dicendo, ovvero che la parte finale del tubo non è appoggiata sul disegno come la parte di tubo che precede quella che oramai abbiamo denominato essere la terza curva, per cui datemi giusto il tempo di replicare accuratamente le geometrie del primo tubo sul secondo con un paio di sapienti "pompate" alla piegatubi, ed ecco che come per magia con le prossime due foto il concetto dovrebbe divenire immediatamente evidente e scontato:



Non vi fate trarre in inganno dalle irregolarità del terreno e dal fatto che i tubi sono tenuti insieme alla meglio da una pinza a scatto, le due metà della doppia culla sono simmetriche e identicamente intraruotate verso il piano di mezzeria del telaio, come sarà del tutto evidente quando andremo a posizionarle nella dima...