sabato 4 aprile 2015

Come saldare un monoblocco motore in alluminio rotto

La Pasqua, si sa, è tempo di sorprese, ed anch'io ho avuto la mia bella sopresa qualche giorno fa, ritrovandomi recapitato davanti alla porta un carrellino con sopra il motore di una moto.
E' stato sufficiente scendere di macchina ed avvicinarsi un po' per scoprire che in realtà la vera sorpresa l'aveva avuta il proprietario del motore, quando mentre lo smontava, si era visto rimanere tra le mani un bel pezzo di stucco, testimone unico di un danno occultato da una riparazione da "carrozzaio 100%"...



Non direi proprio una cosetta da cavarsela con un po' di stucco e via, decisamente meglio commutare la saldatrice da DC ad AC e provare a fare una riparazione decente, ricostruendo con la saldatura il pezzo della fusione di alluminio del monoblocco che si è rotta.

La prima cosa da fare in questi casi è cercare di ripulire il pezzo il meglio possibile, sgrassare, molare / spazzolare, sgrassare ancora...
Il motivo per cui  sgrasso il pezzo anche prima di spazzolarlo / molarlo e non solo dopo prima di saldarlo è per non correre il rischio di "spingere" più in giù nel materiale lo sporco durante la fase di asportazione meccanica di quest'ultimo (se avete mai molato dell'acciaio inox con dei dischi con cui avete fatto del ferro capirete subito cosa intendo..)

La mia esperienza con questa roba è che tipicamente l'alluminio con cui sono fatte si salda molto bene (ok, a parte una coppa dell'olio di una Hyosung che mi è capitata una volta, che qualche imprecazione in più del dovuto me l'ha strappata dai denti..), l'unica noia è che di solito si è ben impregnato di olio e sporco, per cui all'inizio il bagno di fusione non scorre via proprio "liscio" e pulito, ma fumo, soffiature e porcherie varie sono la normalità (mentre lo si salda vengono fuori gli odori più strani, sicuramente una delle cose più salutari da risaldare insieme alle marmitte...  - piccola nota di colore, una volta ho dovuto risaldare una strana "cazzuola" artigianale fatta di ferro e acciaio inox, faceva gli odori più impensabili di questo mondo, poi ho scoperto che la usavano per rimestare la "pollina", ovverosia il concime dei polli... chesaddafàppeccampà...)

Tornando al nostro blocco motore di alluminio rotto, in questi casi io per saldarlo sposto un po' il bilanciamento della corrente alternata verso la parte di semionda posivita, faccio il primo passaggio facendo "bollire" via quanto più sporco possibile, ripulisco bene tutto quanto è venuto in superficie, et voilà, dal secondo passaggio in poi si salda piuttosto serenamente...


La posizione non è mai delle più comode, ma in questo caso nemmeno scomodissima; altro giro


... avendo sempre cura di depositare una quantità piuttosto generosa di materiale di riporto, onde evitare di dover scoprire nostro malgrado che manca materiale quando lo si va ad asportare e dover riaccendere la saldatrice (cosa peraltro fastidiossima, io mi trovo pienamente daccordo con quanto  diceva Tuco Benedicto Maria Pacifico ne "Il buono, il brutto, il cattivo", "quando si mola si mola" - o qualcosa del genere... - )
Sempre a questo proposito ho fatto anche un'ultimo passaggio di fusione tra i vari cordoni per uniformare il tutto ed evitare che potessero rimanere delle solcature nei punti di transizione tra un cordone e l'altro; non è bellissimo da punto di vista estetico, ma tanto va spianato...:


Come si può vedere dalla foto sopra la riparazione "sborda" al di sopra del bordo originale, questo per il solito motivo di avere materiale a sufficienza per poter poi "rifare il piano" come si deve senza sorprese (= concavità).

Dal lato interno invece, visto che non era mia intenzione ripassare la saldatura con la fresa, ho cercato di tenere la parete più dritta possibile, ed ho poi effettuato un ulteriore passaggio finale nella parte interna superiore per creare un labbrino di irrobustimento nella parte terminale per dare un po' di supporto e di spazio in più  dove far appoggiare il carter


Qui si può apprezzare distintamente quest'ultimo passaggio:


A questo punto è il momento di terminare il lavoro, per farlo come si deve è indispensabile un centro di lavoro a CNC con 5 assi, ovviamente attrezzato con apposita fresa ad inserti in MD con angoli di spoglia specifici per alluminio...



... oppure se proprio siete dei poveracci come me, che risaldate anche le palette della cacca dei polli per provare a riuscire a pagarvi l'Argon, potere anche accontentarvi di mola e lima...


 ..e decidere poi se farlo voi o se lasciare al proprietario l'incombenza di carteggiare il pezzo con le varie grane fino a portarlo al grado di finitura desiderato (io chiaramente amo delegare questa operazione, ritengo che sia fondamentale per far sentire il proprietario partecipe e parte attiva del restauro della sua moto, nonchè esperienza molto formativa per quest'ultimo sul tipo di relazione che intercorre tra tempo impiegato, limatura accumulata in terra e risultato finale ottenuto... che ci volete fare, io d'altronde non posso perderci su troppo tempo, ho le mie belle palette spalam*rda da saldare.. )



Ciao gente, buona Pasqua a tutti!