Se mi state leggendo presumibilmente siete di quelli cui piace sporcarsi le mani, per cui vi sarà senz'altro capitato uno di quei casi in cui, per cambiare un pezzo ad una macchina, o ad una moto, vi tocca smontare mezzo motore, oppure questo è posizionato in un modo talmente illogico e irraggiungibile da farvi venire il dubbio che chi ha progettato il tutto prenda una lauta percentuale sulle ore di manodopera dei meccanici... Mi ricordo una volta di aver aspettato più di un'ora dal mio meccanico (non è uno scherzo) per poter ritirare il mio furgone perchè "cambio un secondo una lampadina alla signora e arrivo subito"... alla fine - dopo aver smontato mezza macchina - credo che per sostituire la lampadina il povero mecca si sia dovuto slogare un polso, o qualcosa del genere...
Ecco, un buon principio non scritto della meccanica recita che sarebbe sempre buona norma in fase di progettazione pensare anche ad un eventuale smontaggio e rimontaggio dei componenti che si stanno così favolosamente disegnando nel confort di un ufficio, davanti allo schermo luminoso del pc, in particolar modo se il presunto fortunato che si occuperà di detta mansione di manutenzione sarete voi medesimi...
Questo è il motivo per cui mi sono preso la briga di fresare un paio di piccoli incavi dai due lati contrapposti della piastra inferiore di sterzo
Che mi forniranno lo spazio di manovra utile per poter entrare con un cacciavite o qualcosa di analogo sotto al parapolvere del cuscinetto inferiore di sterzo e, facendo leva da entrambi i lati, sollevarlo, disimpegnando il cuscinetto conico inferiore dal perno di sterzo cui è accoppiato con interferenza.
A questo punto la piastra inferiore di sterzo è quasi completa...
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