Ho avuto modo di testarla personalmente sia per la storia dello spinotto del pedale da sostituire di cui vi ho parlato nella parte 1, sia per un problema (presunto, leggete fino in fondo e capirete..) sulla saldatrice.
Questo è quello che mi è successo: dopo aver attaccato la saldatrice alla corrente per il primo test, una rapida occhiata ai vari settaggi, vado a premere il pulsante sulla torcia per innescare l'arco e.. niente. Attimi di sgomento, riprovo, niente, alla fine dopo un po' di prove riesco ad accenderlo ma solo con l'innesco a striscio. Ricontrollo l'apposito selettore per vedere che per caso non sia impostato sull'innesco a striscio invece che su quello ad alta frequenza ma niente, si trova al posto giusto. Mi sorge il sospetto che forse semplicemente l'interruttore è stato montato al contrario (ehi non prendetemi per scemo, è più frequente di quanto si pensi... a casa mia avevano montato al contrario i termostati del riscaldamento, per cui la prima volta che arrivò l'inverno quello "vero" aivoglia te ad alzare la temperatura... il riscaldamento non partiva mai, perchè in realtà la stavamo abbassando!) ma niente da fare, anche nell'altra posizione solito comportamento.
Senza perdermi d'animo decido di aprire la saldatrice per controllare che tutto sia a posto; inizio ad ispezionare ma mi sembra tutto in ordine, tutti i cavi arrotolati per bene, e i contatti attaccati.
A questo punto mi decido a prendere in mano il manuale e a vedere nell'apposita sezione di risoluzione problemi da cosa potrebbe essere causato questo comportamento anomalo.
L'ipotesi più plausibile mi sembra essere quella di un'errata regolazione del gap dell'alta frequenza (magari col trasporto s'è spostato qualcosa...), per cui mi armo di spessimetro, e inizio a fare varie prove di saldatura allargando e stringendo ai due estremi dell'intervallo di valori accettabili indicato nel manuale le "puntine" dell'alta frequenza, che per la cronaca si trovano sul lato sinistro-avanti della saldatrice, guardandola da davanti.
Sono quelle due linguette cerchiate di rosso nella foto sottostante (scattata dalla destra della saldatrice):
questa invece una foto più ravvicinata scattata da sinistra, meno sfocata anche:
Dopo aver provato tutte le combinazioni possibili e immaginabili mi convinco che l'unica spiegazione possibile è che la scheda dell'alta frequenza sia difettosa, per cui mi metto l'animo in pace (si fa per dire..) e aspetto la mattina seguente per chiamare l'assistenza.
Anche dal confronto con l'assistenza giungiamo alla stessa conclusione, la nota dolente però è che non hanno disponibile subito il pezzo di ricambio a magazzino, per cui ci sarebbe da aspettare un po'. Visto che la mia saldatrice è nuova immacolata, ci accordiamo per la sostituzione di tutta la saldatrice.
Rincuorato la sera stessa rimetto la saldatrice nel suo imballo originale, insieme alla torcia e tutto il resto, e il giorno dopo mi fiondo dal corriere per rispedirla alla ditta.
Passato qualche giorno mi informano che hanno ricevuto la saldatrice e che mi hanno spedito la sostituta, che infatti dopo poco puntualmente arriva.
E qui viene la parte interessante della storia: lo scatolone dall'esterno non presentava segni di danneggiamento evidenti (non era nuovo, era già stato aperto e richiuso svariate volte e aveva già viaggiato un bel po'..), segni che invece, ahimè, erano ben presenti sul suo contenuto:
Per una volta mi sono dovuto trovare daccordo col mio capo, che, dopo aver avuto un'esperienza simile con un corriere (ci avevano scaricato delle lamiere praticamente inutilizzabili da quanto le avevano battute) disse (o meglio, urlò al malcapitato): "perchè è vero che lavoro non c'è, ma è anche vero che tanta gente non dovrebbe lavorà!"
Provo ad aprirla per vedere se tante le volte all'interno fosse rimasto tutto integro, e mi ritrovo tra le mani questo cilindretto verde che ho supposto essere un condensatore (via, non siate impietosi, non mi fate ripetere un'altra volta che di elettronica non ci capisco niente..):
Il giorno seguente ritelefono in ditta e racconto l'accaduto, dall'altro capo della cornetta mi domandano se la saldatrice fosse stata scaricata su un pancale, cosa che non era avvenuta, e che fece andare su tutte le furie il mio interlocutore, dato che tutte queste macchine, viste le dimensioni e il peso, esige che viaggino sempre su pallet. Continuando la discussione viene fuori che nel frattempo avevano testato la mia saldatrice precedente, e che era risultato tutto a posto, per cui, un po' sgomento, riattacco la cornetta con la curiosità di riprovare la mia macchina precedente, che mi avrebbero rispedito in sostituzione di questa che il corriere aveva gentilmente battezzato con un transpallett (ho visto muovere pancali a sufficienza da essere in grado di riconoscere una "paga" da forca di transpallett...)
Repetita juvant: rispedisco la saldatrice, aspetto la sostituta - che per inciso stavolta viene scaricata sul doveroso mini-pallett e trasportata in guanti bianchi.. - un'occhiata stavolta un po' più lunga ai vari settaggi e.. funziona tutto.
Questo è quanto era successo: per qualche strano motivo ero convinto che l'intervallo di regolazione del pre-gas della macchina andasse da 1 a 5 secondi, e non da 1 a 10 come è in realtà, per cui avevo impostato il selettore grossomodo a metà e quando provavo a saldare mi aspettavo quindi di veder partire l'arco dopo un paio di secondi, mentre invece sarebbe partito dopo 5 secondi, un'infinità!
E' incredibile come il cervello, una volta che si aspetta una determinata reazione, ci renda ciechi di fronte all'ovvio; sarebbe bastato che avessi ricontrollato l'impostazione del pre-gas per rendermi conto di quanto fossi stato stato fesso, ma - complice anche il fatto della non prorio facile accessibilità alla saldatrice, che avevo messo in fondo al carrello (ah detto per inciso niente è di facile accessibilità nel mio garage, che sta per esplodere..) - non ho nemmeno preso in considerazione l'ipotesi, mi aspettavo di veder partire l'arco dopo qualche isante come ho sempre fatto, questo non avveniva, per cui doveva esserci qualcosa che non andava nella macchina, semplice no?
Un classico caso di elefante rosa in mezzo alla stanza...
Il bilancio di tutta questa avventura è che ho perso un sacco di tempo e soldi stando dietro a corrieri e spedizioni, ho fatto la figura del pirla davanti alla ditta che commercializza la macchina e a tutti voi che mi leggete, ma ovviamente si è trattato di un sacrificio calcolato solo per poter testare l'assistenza clienti.. (certo certo...)
Adesso però smettetela di darmi del c*glione e ricomponetevi, che ci sono le conclusioni..
Conclusioni
Tirando le somme ritengo che la TigMig NexTig NX 250 sia una buona macchina con tutta la versatilità che una saldatrice tig in AC/DC può offrire (basta cambiare bacchetta d'apporto e siete pronti a saldare ferro, acciaio inox, alluminio,.. senza dover cambiare filo o gas di protezione).
Se cercate ancora più versatilità, con qualche centinaio di euro in più la stessa ditta commercializza la NX 300, una multifunzione che integra anche la funzione di taglio plasma; sulla carta le specifiche non sono male, molto simili alla NX250, tranne mi sembra di ricordare un po' meno duty cycle e qualche altro dettaglio; io per vari motivi alla fine ho preferito scegliere di prendere una macchina dedicata alla sola saldatura a tig, tuttavia se non avete il taglio plasma e volete togliervi lo sfizio anche di quello insieme al tig e senza spendere una follia, la ritengo un valido acquisto, anche se non ho avuto modo di testarla personalmente. In effetti sarei curioso di provare le reali prestazioni del taglio plasma di questa multifunzione, vedere come si comporta e se riesce a combinare con successo le differenti funzioni, senza essere una specie di "Frankenstein" come le combinate tornio-fresatrice, che dopo poco fanno rimpiangere di non aver preso due macchine separate... Mi incuriosisce anche il Powercut NX 830, un taglio plasma trifase che le specifiche danno in grado di tagliare fino a 32mm, da un po' mi ronza nel cervello l'idea di utilizzarlo come generatore per un taglio plasma a CNC che vorrei costruirmi, per cui se avete notizie al riguardo e avete voglia di postare il vostro contributo, fatevi pure avanti...
Tornando al discorso saldatrici a tig, se ne avete la possibilità e state cercando la qualità assoluta, prendetevi una Fronius, se cercate il brand prendetevi una Miller, se invece non riuscite a giustificare la spesa di certe cifre e cercate una saldatrice a tig "definitiva", che non vi faccia solo venire la voglia di cambiarla dopo qualche tempo, la NX 250 è senza dubbio un ottimo acquisto. Offre tutte le funzionalità che a mio parere si devono trovare in una saldatrice a tig del giorno d'oggi, tutte facilmente e rapidamente accessibili grazie ai selettori analogici, senza bisogno di dover navigare nei vari sottomenù dei display digitali, che, detto per inciso, spesso finiscono per non essere nemmeno utilizzati dal tipo di utenza media di una saldatrice del genere (senza offesa per nessuno, beninteso!), se non ci credete fatevi un giro tra 4-5 professionisti delle vostra zona, guardate che macchine utilizzano, e fategli qualche domanda alto-alto su qualche regolazione: la mia scommessa è che su 6 aziende di svariata estrazione, un paio avranno macchine antidiluviane, le altre quattro avranno macchine moderne e costose delle quali tre utilizzano su base regolare solo un quinto di tutte le funzioni disponibili, e se siete fortunati in una forse troverete qualcuno in grado dirvi a cosa servono tutte quelle lucette sul panello di comando e che magari ogni tanto le usa anche...
Per come la vedo io nella sua fascia di prezzo ad oggi in Italia la NX 250 non ha rivali diretti, vale quello che costa e fa quello per cui costa, poi parafrasando quello che dicevo nel settimo dei miei "I 10 comandamenti su come saldare il telaio di un chopper / bobber / moto custom" dove affermavo che non è il processo utilizzato a fare la qualità della saldatura, ma il saldatore, anche per le macchine vale - fino a un certo punto - la stessa storia; con tutte le varie differenze tra le due macchine, se vi faccio vedere una saldatura, bella o brutta che sia, fatta da me con una Fronius MagicWave 1700 e una fatta sempra da me con la TigMig NX 250, non credo che riuscireste a distinguere quale delle due è stata fatta con una macchina e quale con l'altra.
Una delle mie oramai famose "regole del ferro" (ok, famose solo tra i miei pù "intimi", voi non le conoscete perchè non le ho mai pubblicate sul blog, un giorno forse mi deciderò a farlo..) recita che "il cattivo artigiano incolpa sempre le sue macchine"; date un tornio ad un tornitore e lui in qualche saprà tirarvi fuori dei buoni pezzi, magari lamentandosi, ma lo farà, date una saldatrice ad un saldatore e lui saprà tirarvi fuori delle buone saldature (non ci dimentichiamo mai che fino a qualche anno fa le saldatrici digitali a inverter di oggi erano roba da Star Trek..).
Per quanto riguarda il servizio assistenza che altro devo aggiungere, mi hanno sostituito una saldatrice che era buona con un'altra nuova che il corriere ha fracassato (firmate sempre con riserva la ricevuta del corriere per questo genere di pacchi!), per poi riprendersi quella rotta e ridarmi la mia che andava bene, e senza darmi dell'idiota o... del cattivo artigiano, come del resto ero stato a tutti gli effetti ("chi è senza peccato.." diceva un tale - e quel tale la sapeva lunga) senza addebitarmi niente se non ovviamente le spese che ho dovuto sostenere per spedire i vari pacchi a spasso per l'Italia, il tutto in tempi perfettamente in linea - se non più rapidi - di quelli che ho avuto modo di sperimentare con macchine di marche più "blasonate" e - di conseguenza - costose.
E dopo questa lunga recensione, che come al solito mi ha portato via più tempo, spazio ed energie del previsto, è ora di smetterla di scrivere e di rimettersi a piegare tubi, che c'è da dotare di doppia culla inferiore la parte superiore del telaio del mio bobber, ormai pronta..
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