Dopo aver tornito la tazza per il cuscinetto di sterzo superiore, è la volta del relativo parapolvere.
Si parte con la foratura del solito pezzo di AISI 304
per poi proseguire con la cilindratura
e la sfacciatura e tornitura dello spallamento per alloggiare il cuscinetto
Una passata alla sega e il parapolvere è quasi pronto
manca solo da spianare la faccia appena tagliata alla fresatrice
e poi ovviamente da lucidarlo.
Foto della tazza e del parapolvere dopo la lucidatura, abboccati sul cannotto di sterzo:
domenica 29 aprile 2012
domenica 22 aprile 2012
Tornitura tazza cuscinetto di sterzo superiore
Dopo aver tornito il cannotto di sterzo, è la volta di tornire le tazze che alloggeranno i cuscinetti di sterzo a rulli conici.
Le tazze saranno in acciaio inox AISI 304 lucidato; il 304 non è il massimo da tornire (il 303 ad esempio ha una truciolabilità molto migliore) e se non lavorato con attenzione potrebbe anche dare qualche problema di ruggine se abitate in ambienti salmastri, ma tuttavia ha il gran pregio di essere reperibile abbastanza facilmente ad un costo ragionevole (è il più diffuso) e per questo componente la preferisco come soluzione a quella di realizzarle di ferro e poi cromarle.
Ah una doverosa premessa, prima di andare avanti: la tornitura di questi pezzi richiede una notevole attenzione e, a meno che non disponiate di vasti mezzi ed esperienza al tornio, di un bell'investimento in termini di tempo, per cui, considerando la precisione richiesta e il costo piuttosto contenuto di questi componenti sul mercato, alla fine dei conti forse conviene prenderseli già fatti, con tanto di cuscinetti appropriati già inclusi, oppure farsi un bel disegno e farseli fare qualche torneria automatica.
Se invece siete maledettamente testoni e risoluti a farveli in garage come me, e non vi spaventa l'idea di schiacciare un bel po' di tempo in garage a farveli, allora ride on...
Si parte con il solito ciocco di acciaio, stavolta un po' meno "brutto" del solito anche prima di essere lavorato:
Foratura:
fissaggio con la contropunta per tubi, e prime passate di cilindratura esterna:
si comincia a ridurre il diametro del codolo che si inserirà con interferenza all'interno del cannotto:
che dopo un po' si presenta così:
una rapida pulita delle guide del bancale dai trucioli,
un passaggio alla sega, ed eccoci di nuovo al tornio per la sfacciatura dell'altra estremità della tazza:
dopodiché si inizia ad alesare il diametro del foro interno per portarlo alla misura della circonferenza esterna della ralla del cuscinetto:
Prima di portarlo alla misura definitiva, ci tornisco uno smusso interno che fungerà da invito per l'inserimento della ralla:
e poi uno spallamento sul fondo che servirà per fornire lo spazio sufficiente ad un ipotetico estrattore ad espansione nel caso si debba rimuovere il cuscinetto (che sarà pressato dentro con interferenza):
Rovescio il pezzo nella piattaforma autocentrante, inclino il carrino portautensili, e tornisco la svasatura conica:
una ripulita dall'emulsione e dai trucioli, et voilà, ecco qua la tazza pronta per essere lucidata...
Fin qui tutto facile no? Non proprio...
Ciò che non vi ho detto è che i cuscinetti tipo quello visto nella prima foto sono in tolleranza H7 o H8 o qualche altra fottutissima lettera seguita da un altrettanto fottutissimo numerello, che tradotto in italiano significa che sono roba maledettamente precisa per un piccolo torniettino cinese, e che per giunta per alloggiare correttamente la ralla del cuscinetto all'interno della propria sede, i guru della meccanica raccomandano un'interferenza da 0 a 0.02mm.
Ora questa cifra per quelli di voi che sono abituati a lavorare con macchine e controllo numerico di una certa rilevanza, o che comunque sono ferrati in meccanica non sono granchè, per tutti gli altri invece lo ripeto (conosco lo "zoccolo duro" dei miei lettori hehe..) sono DUE CENTESIMI DI MILLIMETRO.
Sedetevi, posate il caffè, o la birra o quello che state bevendo mentre leggete questo post, rileggete con calma le righe sopra e rifletteteci su un minuto... Andate nell'astuccio di vostro figlio, o di vostra sorella, fregategli un attimo il righello che usa per disegnare, guardate quant'è "grande" 1 millimetro, pensate di dividerlo in CENTO parti e di prenderene DUE... ecco, questa è la precisione che dovrete cercare di ottenere...
Inutile dire che questo può ingenerarvi una certa dose di stress mentre fate i conti di quanto dovrà essere la profondità di passata del prossimo passaggio al tornio, e che non conviene essere pigri nel numero di misurazioni del diametro interno effettivamente ottenuto dopo ogni passata di finitura, al di là di quello che avevate calcolato, perchè se non avete una macchina precisissima le sorprese a volte ci sono, e sono sufficienti a rovinarvi il fine settimana, garantito...
Una volta alloggiata la ralla all'interno della tazza non ho intenzione di rimuoverla (anche perchè non ho l'apposito estrattore a percussione, e comunque non vorrei rischiare di rovinare la pista per il cuscinetto), per cui la lucidatura l'ho eseguita prima di inserire la ralla:
Ovviamente non sono stato a lucidare la parte che rimarrà all'interno del cannotto (tutto lavoro sprecato, tanto non si vede e comunque si righerebbe al momento dell'inserimento con interferenza della tazza all'interno del cannotto...)
Una foto anche alla luce del sole, dove si riesce anche ad apprezzare una finitura un po' "vibrata" della parte cilindrica di diametro inferiore (ho avuto qualche problemino e qualche rottura - in tutti i sensi - col mio tornio...), ma che comunque fortunatamente non pregiudica la riuscita del pezzo:
e infine un paio di foto dove si vede bene lo spallamento interno, su cui andrà a battuta la ralla del cuscinetto:
E a questo punto è giunto il momento di ficcarla dentro questa benedettissima ralla; per farlo ci sono vari modi, mazzetta di gomma, barra tirante filettatta in congiunzione con un paio di rondelle del giusto diametro, riscaldamento della sede...
Io ho lasciato la ralla in congelatore una notte e poi, giusto per essere sicuro, ho dato una scaldata rapida alla sede con uno sverniciatore elettrico, il classico "phon" da officina da due lire, ma giusto una trentina di secondi.
La ralla è andata dentro alla perfezione senza alcuno sforzo.
Una volta raffreddatosi il tutto la ralla è risultata saldamente alloggiata nella sua sede, ecco tutto l'assieme con tanto di cuscinetto inserito:
Le tazze saranno in acciaio inox AISI 304 lucidato; il 304 non è il massimo da tornire (il 303 ad esempio ha una truciolabilità molto migliore) e se non lavorato con attenzione potrebbe anche dare qualche problema di ruggine se abitate in ambienti salmastri, ma tuttavia ha il gran pregio di essere reperibile abbastanza facilmente ad un costo ragionevole (è il più diffuso) e per questo componente la preferisco come soluzione a quella di realizzarle di ferro e poi cromarle.
Ah una doverosa premessa, prima di andare avanti: la tornitura di questi pezzi richiede una notevole attenzione e, a meno che non disponiate di vasti mezzi ed esperienza al tornio, di un bell'investimento in termini di tempo, per cui, considerando la precisione richiesta e il costo piuttosto contenuto di questi componenti sul mercato, alla fine dei conti forse conviene prenderseli già fatti, con tanto di cuscinetti appropriati già inclusi, oppure farsi un bel disegno e farseli fare qualche torneria automatica.
Se invece siete maledettamente testoni e risoluti a farveli in garage come me, e non vi spaventa l'idea di schiacciare un bel po' di tempo in garage a farveli, allora ride on...
Si parte con il solito ciocco di acciaio, stavolta un po' meno "brutto" del solito anche prima di essere lavorato:
Foratura:
fissaggio con la contropunta per tubi, e prime passate di cilindratura esterna:
si comincia a ridurre il diametro del codolo che si inserirà con interferenza all'interno del cannotto:
che dopo un po' si presenta così:
una rapida pulita delle guide del bancale dai trucioli,
un passaggio alla sega, ed eccoci di nuovo al tornio per la sfacciatura dell'altra estremità della tazza:
dopodiché si inizia ad alesare il diametro del foro interno per portarlo alla misura della circonferenza esterna della ralla del cuscinetto:
Prima di portarlo alla misura definitiva, ci tornisco uno smusso interno che fungerà da invito per l'inserimento della ralla:
e poi uno spallamento sul fondo che servirà per fornire lo spazio sufficiente ad un ipotetico estrattore ad espansione nel caso si debba rimuovere il cuscinetto (che sarà pressato dentro con interferenza):
Rovescio il pezzo nella piattaforma autocentrante, inclino il carrino portautensili, e tornisco la svasatura conica:
una ripulita dall'emulsione e dai trucioli, et voilà, ecco qua la tazza pronta per essere lucidata...
Fin qui tutto facile no? Non proprio...
Ciò che non vi ho detto è che i cuscinetti tipo quello visto nella prima foto sono in tolleranza H7 o H8 o qualche altra fottutissima lettera seguita da un altrettanto fottutissimo numerello, che tradotto in italiano significa che sono roba maledettamente precisa per un piccolo torniettino cinese, e che per giunta per alloggiare correttamente la ralla del cuscinetto all'interno della propria sede, i guru della meccanica raccomandano un'interferenza da 0 a 0.02mm.
Ora questa cifra per quelli di voi che sono abituati a lavorare con macchine e controllo numerico di una certa rilevanza, o che comunque sono ferrati in meccanica non sono granchè, per tutti gli altri invece lo ripeto (conosco lo "zoccolo duro" dei miei lettori hehe..) sono DUE CENTESIMI DI MILLIMETRO.
Sedetevi, posate il caffè, o la birra o quello che state bevendo mentre leggete questo post, rileggete con calma le righe sopra e rifletteteci su un minuto... Andate nell'astuccio di vostro figlio, o di vostra sorella, fregategli un attimo il righello che usa per disegnare, guardate quant'è "grande" 1 millimetro, pensate di dividerlo in CENTO parti e di prenderene DUE... ecco, questa è la precisione che dovrete cercare di ottenere...
Inutile dire che questo può ingenerarvi una certa dose di stress mentre fate i conti di quanto dovrà essere la profondità di passata del prossimo passaggio al tornio, e che non conviene essere pigri nel numero di misurazioni del diametro interno effettivamente ottenuto dopo ogni passata di finitura, al di là di quello che avevate calcolato, perchè se non avete una macchina precisissima le sorprese a volte ci sono, e sono sufficienti a rovinarvi il fine settimana, garantito...
Una volta alloggiata la ralla all'interno della tazza non ho intenzione di rimuoverla (anche perchè non ho l'apposito estrattore a percussione, e comunque non vorrei rischiare di rovinare la pista per il cuscinetto), per cui la lucidatura l'ho eseguita prima di inserire la ralla:
Ovviamente non sono stato a lucidare la parte che rimarrà all'interno del cannotto (tutto lavoro sprecato, tanto non si vede e comunque si righerebbe al momento dell'inserimento con interferenza della tazza all'interno del cannotto...)
Una foto anche alla luce del sole, dove si riesce anche ad apprezzare una finitura un po' "vibrata" della parte cilindrica di diametro inferiore (ho avuto qualche problemino e qualche rottura - in tutti i sensi - col mio tornio...), ma che comunque fortunatamente non pregiudica la riuscita del pezzo:
e infine un paio di foto dove si vede bene lo spallamento interno, su cui andrà a battuta la ralla del cuscinetto:
E a questo punto è giunto il momento di ficcarla dentro questa benedettissima ralla; per farlo ci sono vari modi, mazzetta di gomma, barra tirante filettatta in congiunzione con un paio di rondelle del giusto diametro, riscaldamento della sede...
Io ho lasciato la ralla in congelatore una notte e poi, giusto per essere sicuro, ho dato una scaldata rapida alla sede con uno sverniciatore elettrico, il classico "phon" da officina da due lire, ma giusto una trentina di secondi.
La ralla è andata dentro alla perfezione senza alcuno sforzo.
Una volta raffreddatosi il tutto la ralla è risultata saldamente alloggiata nella sua sede, ecco tutto l'assieme con tanto di cuscinetto inserito:
domenica 15 aprile 2012
Tornitura cannotto di sterzo
Per la realizzazione di un cannotto di sterzo di una moto ci sono diverse modalità e configurazioni possibili; per il mio bobber utilizzerò un cannotto non particolarmente elaborato, anzi, decisamente semplice, alle cui estremità si andranno ad inserire le tazze con i cuscinetti conici.
Gli alloggiamenti per i cuscinetti potrebbero essere ricavati anche direttamente nel cannotto, utilizzando quindi un unico blocco di ferro invece di realizzare le tazze separatamente, e forse se avessi avuto un ciocco di ferro delle giuste dimensioni l’avrei fatto in un unico pezzo, però non ce l’avevo a portata di mano, per cui ho optato per le tazze separate, visto che avevo l’acciaio delle giuste dimensioni da cui ricavarle e visto che alla Harley Davidson fanno così… :P
Ah come sempre sarebbe possibile partire da un pezzo di tubo (meglio se trafilato) delle giuste dimensioni e di spessore generoso, invece di partire dal pieno, oppure magari usare una qualità di ferro un po’ migliore da tornire del solito “ferro del fabbro” che ho usato io..:
La lavorazione è sostanzialmente identica a quella vista per la tornitura delle boccole per la forcella girder, sfacciatura, cilindratura, foratura…
per cui non mi ci soffermo più di tanto, vorrei invece soffermarmi sulla barenatura dei fori alle estremità del cannotto in cui dovranno essere alloggiate con interferenza le due tazze, per cui è necessario che i fori siano piuttosto precisi.
La regola vorrebbe che per misurare il foro si usasse un micrometro da interni (con i becchi del calibro non si riescono a fare miracoli…) che tuttavia presenta i gravi inconvenienti di non essere economicissimo e di essere piuttosto limitato nel suo range di misurazione (ce ne vuole uno per misurare da 25 a 50mm, uno per misurare da 50mm a 75mm…)
Al suo posto io uso queste aste telescopiche a molla:
si inseriscono all’interno dal foro da misurare, si stringe la vite posta all’estremità di esse che provvede a mantenere in posizione le due incudini contrapposte, dopodiché si estrae e si misura la larghezza ottenuta con un calibro o con un micrometro da esterni, che di solito è più diffuso nelle "officine amatoriali" (=garage...) di quello da interni.
Con un po’ di esercizio si riescono ad ottenere risultati apprezzabili ed una buona ripetibilità della misurazione, e ad un prezzo inferiore di quello di un singolo micrometro ci prendete tutto il set che misura fori da 8 a 150mm…
Il cannotto dicevamo; alla fine dei lavori si presenta così:
Nella foto sotto si intravede lo spallamento interno su cui si appoggerà la tazza:
in realtà non sarebbe strettamente necessario, visto che la tazza si appoggerà comunque sulla cima del cannotto, però ho preferito praticarlo invece che forare da parte a parte il cannotto, in modo tale da avere un po’ più “carne” nella parte centrale del cannotto, che è un componente della moto fondamentale e fortemente sottoposto a sollecitazioni.
Gli alloggiamenti per i cuscinetti potrebbero essere ricavati anche direttamente nel cannotto, utilizzando quindi un unico blocco di ferro invece di realizzare le tazze separatamente, e forse se avessi avuto un ciocco di ferro delle giuste dimensioni l’avrei fatto in un unico pezzo, però non ce l’avevo a portata di mano, per cui ho optato per le tazze separate, visto che avevo l’acciaio delle giuste dimensioni da cui ricavarle e visto che alla Harley Davidson fanno così… :P
Ah come sempre sarebbe possibile partire da un pezzo di tubo (meglio se trafilato) delle giuste dimensioni e di spessore generoso, invece di partire dal pieno, oppure magari usare una qualità di ferro un po’ migliore da tornire del solito “ferro del fabbro” che ho usato io..:
La lavorazione è sostanzialmente identica a quella vista per la tornitura delle boccole per la forcella girder, sfacciatura, cilindratura, foratura…
per cui non mi ci soffermo più di tanto, vorrei invece soffermarmi sulla barenatura dei fori alle estremità del cannotto in cui dovranno essere alloggiate con interferenza le due tazze, per cui è necessario che i fori siano piuttosto precisi.
La regola vorrebbe che per misurare il foro si usasse un micrometro da interni (con i becchi del calibro non si riescono a fare miracoli…) che tuttavia presenta i gravi inconvenienti di non essere economicissimo e di essere piuttosto limitato nel suo range di misurazione (ce ne vuole uno per misurare da 25 a 50mm, uno per misurare da 50mm a 75mm…)
Al suo posto io uso queste aste telescopiche a molla:
si inseriscono all’interno dal foro da misurare, si stringe la vite posta all’estremità di esse che provvede a mantenere in posizione le due incudini contrapposte, dopodiché si estrae e si misura la larghezza ottenuta con un calibro o con un micrometro da esterni, che di solito è più diffuso nelle "officine amatoriali" (=garage...) di quello da interni.
Con un po’ di esercizio si riescono ad ottenere risultati apprezzabili ed una buona ripetibilità della misurazione, e ad un prezzo inferiore di quello di un singolo micrometro ci prendete tutto il set che misura fori da 8 a 150mm…
Il cannotto dicevamo; alla fine dei lavori si presenta così:
Nella foto sotto si intravede lo spallamento interno su cui si appoggerà la tazza:
in realtà non sarebbe strettamente necessario, visto che la tazza si appoggerà comunque sulla cima del cannotto, però ho preferito praticarlo invece che forare da parte a parte il cannotto, in modo tale da avere un po’ più “carne” nella parte centrale del cannotto, che è un componente della moto fondamentale e fortemente sottoposto a sollecitazioni.
domenica 8 aprile 2012
Pasqua 2012
Buona Pasqua a tutti gente, dateci dentro con l'agnello!!
domenica 1 aprile 2012
Tornitura piastre ruota anteriore
Questo è il perno ruota anteriore che userò nella mia moto, come tutti oramai sapranno preso insieme ai cerchi da una Kawasaki ZX12-R (whoa che polverone...):
Qui sotto lo stesso perno smontato e completo di distanziali:
E queste invece sono le piastre in cui sarà alloggiato:
Beh, quasi...
Giusto il tempo di dargli una prima cilindrata al tornio
una passatina di finitura
foratura
alesatura del foro al diametro finale
un'ultima "leccatina" sull'esterno
un passaggio alla sega, ed ecco pronto il pezzo da cui ricavare le due boccole
(ovviamente era possibile partire direttamente da un pezzo di tubo trafilato delle giuste dimensioni, ma i pezzi dal pieno... ahhh...).
Altro passaggio dalla sega, e sotto con la sfacciatura e la tornitura dello spallamento interno della prima boccola
che dopo un po' di lavoro si presenta così nell'orrenda foto sottostante
con il dado al suo interno
L'altra esteremità del perno è leggermente più lunga, per cui anche le due boccole riflettono questa peculiarità, come si può notare facilmente dalla foto sotto
Qualche prova di "fitting" anche per la seconda boccola
Ed infine come si presenterà l'assieme una volta che le due boccole saranno saldate all'estremità inferiore della forcella girder:
Qui sotto lo stesso perno smontato e completo di distanziali:
E queste invece sono le piastre in cui sarà alloggiato:
Beh, quasi...
Giusto il tempo di dargli una prima cilindrata al tornio
una passatina di finitura
foratura
alesatura del foro al diametro finale
un'ultima "leccatina" sull'esterno
un passaggio alla sega, ed ecco pronto il pezzo da cui ricavare le due boccole
(ovviamente era possibile partire direttamente da un pezzo di tubo trafilato delle giuste dimensioni, ma i pezzi dal pieno... ahhh...).
Altro passaggio dalla sega, e sotto con la sfacciatura e la tornitura dello spallamento interno della prima boccola
che dopo un po' di lavoro si presenta così nell'orrenda foto sottostante
con il dado al suo interno
L'altra esteremità del perno è leggermente più lunga, per cui anche le due boccole riflettono questa peculiarità, come si può notare facilmente dalla foto sotto
Qualche prova di "fitting" anche per la seconda boccola
Ed infine come si presenterà l'assieme una volta che le due boccole saranno saldate all'estremità inferiore della forcella girder:
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